"A volte stento a riconoscermi quando sono così arrabbiato; faccio un viaggetto al di fuori del mio corpo, guardo le mie mani e la mia faccia cattiva, e mi chiedo come può un uomo ridursi così. Ormai sono diventato un problema per me stesso."
"Le stanze sembravano riscaldarsi quando c'era lui, la pioggia cadeva più dritta, gli orologi rallentavano, i suoni venivano amplificati. Si considerava fedele ai sudisti e un guerrigliero di una guerra civile mai terminata. Non provava rammarico per le rapine, né per i diciassette omicidi che rivendicava. Aveva visto passare un'altra estate a Kansas City, nel Missouri e il 5 settembre dell'anno 1881 compiva 34 anni."
"Soffriva anche di un'infiammazione alle palpebre che lo costringeva a strizzare gli occhi più del normale, come se il creato fosse per lui una visione troppo intensa."
Tratto da "L'Assassinio di Jessie James Per Mano Del Codardo Robert Ford"
Gli ultimi istanti del film non li ho visti, eppure avevo gli occhi aperti e fissavo lo schermo. Ero dentro di me a pensare che: "sì, è vero". Che non c'è lieto fine e va bene così. Che dover stare a rincorrere se stessi quando ci si sente sbagliati non risolve niente, anzi peggiora.
1 commento:
Meglio John Wayn che Brad Pitt.
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