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9 ottobre 2020

GNOMICO COMPUTO


Nei circoli spirituali è abituale sentir dire che si dovrebbe avere un ego, prima di perderlo. Io penso che sia più corretto dire che l'ego debba essere simultaneamente rafforzato e disidentificato. L'ego deve essere rafforzato, dal momento che la sua forza non solo alimenta la nostra pratica, ma è il meccanismo attraverso cui molti frutti della nostra pratica sono espressi, ma, allo stesso tempo, deve essere progressivamente scoperto per ciò che è. Il rilascio del controllo dell'ego non è un processo lineare in cui l'ego ci domina sempre meno. Per fare in modo che questo accada, l'ego deve essere a volte espanso, a volte ridotto. Bloccarsi nella continua costruzione dei nostri ego con l'idea che a un cero punto, in un futuro lontano, si faccia il lavoro di disidentificazione è una trappola, come lo è cercare di staccarsi e trascendere l'ego prima di essere preparati a farlo, aggirando prematuramente il necessario sviluppo umano.