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28 febbraio 2012

PIROMANIE DI PROTAGONISMO

Baldanzoso saltimbanco che annacqua le brame ardenti di eterno spirito di disfida, di colui che si accinge ad addentrarsi nei luoghi confusi della mente, per il sol gusto di scrivere "si accinge a".
L'uomo che si appresta alla conoscenza di sè è un suicida, dato che rifiuta la sicurezza e la razionalità che gli permettono di non domandarsi e di non indagare in cose che potrebbero annichilire tutto ciò che è stato insegnato nella storia da qualche superficialissimo antenato. Di ventotto ce n'è uno.

15 febbraio 2012

VENTRILOQUIO

Reclamo ed esclamo, per forgiature con l'accento in levare, che l'autoanalisi è valida anche se autogestita. Dunque: conscio del fatto che nessun essere umano guadagnatosi in precedenza il titolo di psichiatra et psicologo et analista et cetera mi è mai stato utile al riguardo e conscio financo di poter scoprire ben poche cose che non sappia già, continuo a chiedermi se esternare tutto quello che mi passa per la mente, parlando da solo, scrivendo, mimando, facendo le smorfie allo specchio o con strattoni e movimenti rapidi involontari, potesse essermi di qualche utilità. Intendo dire, è proprio necessario stendersi su un lettino e avere alle spalle una persona che finge di ascoltarmi mentre lo faccio? Non basta semplicemente farlo?

9 febbraio 2012

ARZIGOGOLANDO

Non perdendomi in convenevoli potrebbe sembrare che io non mi perda affatto, ma basterebbe un po' d'attenzione in più e si troverebbe una piccola verità. L'etica se n'è andata, senza aver lasciato la possibilità di cercarla, ma solo rendersi noioisi ai suoi occhi. E così è rimasta l'estetica, quell'insperato successo del fango.