_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

16 dicembre 2013

INTERRANDO EFFLORESCENZE

Fare silenzio è una forma impegnativa. Dà l'idea di una piccola opera di meccanica, come costruire la sorpresa trovata dentro un ovetto di cioccolato. Solo se fondente amaro.
 
 
Se la materia fosse una macchinazione della mia immaginazione, avrebbe solamente due stati. Solida, quando immobile e connessa a se stessa, e gassosa, quando mobile e in continuo allontanamento. Chiedendomi come sarebbe uno stato intermedio, immaginerei una mistura eterogenea di solido e gassoso, come rocce frizzanti o pietre con le bollicine. Così mi immagino, agglomerato di stare solo, costellato di particelle di stare insieme. Ergo, se una relazione non fosse una immaginazione, potrei riempirla e prenderne la forma, diventandola o facendomene guscio. Placido, come il lago di un vulcano.

4 dicembre 2013

CONSCIO SCONCIO

Ti concimo per le feste.
 
 
Un'autoanalisi del tutto errata per cui anche la valutazione e il concatenato indirizzamento cosmico sono errati si nota sin dalla camminata dell'entrata in scena. Accondiscendono ad un qualcosa con aria di superiorità, facendolo pesare come un dono prezioso, convinti nelle loro ottusità, autocostretti in una gabbia intellettiva becera. Spingono in ogni direzione la propria personalità camaleontica, banderuolica, in base ad una massa quantificata con delimitati canoni di qualifiche ed etichette con tanto di scadenziario datato.