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28 novembre 2021

ຟັງລາວ

Strana come lei
Una sera mi ha stupito
Piú del solito
Mi ha rapito e mi ha confuso
La sua estetica mutevole il suo essere contemporaneamente esatta
L'aria di città che la rende un po piu viva ma mi soffoca
Questa luce che scaldava i miei pensieri
E mi teneva a bada
Ora è soltanto una decorazione

Strappami la testa dalle nuvole
Poi nascondimi
Pregami
Buttami
Accendimi
Ascoltami
Arrenditi

Eliminami ma ricorda
Che l'aurelia è troppo fredda
Quando è sera
Non si può fare come ti pare
Tra un po non avrai piu vent'anni
E la vita diventa un mestiere

Faccio come lei
Mi trasformo e mi stupisco
Ad ogni cambiamento
Non importa dov'è il mare e poco mi interessa
Dove soffia il vento
Poi la sera si alza in piedi e fa quell'espressione che
Pensavo non avrei più visto
Che va bene per innamorarsi oppure per morire
E' un sorriso forse un ghigno malinconico
Che suggerisce voglia di partire

Strappami la testa dalle nuvole
Poi nascondimi
Pregami
Buttami
Accendimi
Ascoltami
Arrenditi
Eliminami ma ricorda
Che l'aurelia è troppo fredda
Quando è sera
Non si può fare come ti pare
Tra un po non avrai piu vent'anni
E la vita diventa un mestiere

Come fai?
Forse mi perdonerai
Aspetta

18 novembre 2021

NUGOLARE


 

Sono passato con la testa in mezzo ad un nugolo di moscerini ed uno mi è entrato nel naso. Ho provato a soffiarlo fuori, ma non so, non si sa mai come vanno a finire queste storie. A me la parola nugolo piace. Da bambino, dei moscerini, ti insegnano la perversione scatologica. Strane cose, quelle che ti insegnano da bambino.

Di solito un nugolo di moscerini mi fa venire in mente gli elettroni che vorticano intorno al nucleo di un atomo. Sìsì, lo so, un attimo. Se avessi uno scrittore dentro di me, adesso quello starebbe commentando: "metafora maldestra". Se invece ci fosse un fisico delle particelle, quest'altro direbbe: "vabbè, non ci hai capito un cazzo". Il fisico delle particelle è molto più diretto dello scrittore.
Qualche volta, in vita mia, mi sono chiesto come una comitiva di moscerini scelga il posto dove annugolarsi. Perchè non è che i nugoli si formino in presenza di, che ne so, una carogna imputridita o una scultura di sterco: niente, nascono nei punti più anonimi possibili. E' per questo che ci finisco dentro con la testa, non me l'aspetto proprio un nugolo. Qualche volta mi sono chiesto anche se esista il verbo "nugolare" e se i moscerini lo usino.
Confesso però che mi capita raramente di pensare ai moscerini e ai loro nugoli. Prima mi devono entrare nel naso.

7 novembre 2021

ZASO PI GREDU


 "Ascolta il tuo cuore, segui il tuo cuore...". Una bella frase, però prima bisognerebbe liberare il cuore dalla paura, dall'ansia, dalla rabbia, dal risentimento, dalla depressione, da mille ferite, da mille bisogni frustrati, da mille condizionamenti, da mille credenze, da mille illusioni e dal mentire a se stessi riguardo l'amore.

Le belle frasi servono allo scopo di tenerci addormentati e molto lontani da tutto il lavoro pratico che serve per arrivare dove vogliamo. Non vediamo le cose come sono; le vediamo come siamo noi.

2 novembre 2021

VELTO LIRI IOBIS

 


Dunque, se volete vivere, non dovete aver dimora fissa. Non dovete avere alcun sostegno a cui appoggiare la testa. Dovete seguire il flusso della vita stessa. Come ha detto il grande Confucio: "Colui che vuole essere costantemente felice, deve cambiare spesso".

La vita scorre, ma noi continuiamo a guardare indietro, non è vero? Ci abbarbichiamo a eventi passati e a eventi presenti,. "Quando si mette mano all'aratro, non si può volgersi indietro".

Volete godervi una melodia? Volete godervi una sinfonia? Non limitatevi a qualche accordo della musica. Non limitatevi ad un paio di note. Lasciatele passare, lasciatele scorrere. L'intero godimento di una sinfonia risiede nella vostra disponibilità a lasciar scorrere le note. Al contrario, se un accordo particolare vi colpisse la fantasia e voi gridaste all'orchestra "Continuate a suonare quell'accordo, senza fermar5vi", quella non sarebbe più una sinfonia.

23 ottobre 2021

LOPAS ILLIS IUDE




 Mi permetto di riprendere in esame argomenti già accennati e forse ritriti in questo blog, perché, come i più scaltri hanno potuto osservare, stiamo vivendo in un periodo in cui ogni cosa sembra preda della confusione, del pressapochismo ed anche delle mezze verità che permeano un universo di informazioni che a partire dai mass media statunitensi nei tardi anni sessanta, per descrivere le forme di controcultura spirituale, sembrerebbero aver “contaminato” ogni ambito di varie tra le cosiddette strutture iniziatiche; ovviamente non prendo neppure in considerazione la miriade di quelle nate dal nulla senza corrette eredità o altre per espulsione di qualcuno.

Quello che accomunerebbe ogni cosa strana, sembrerebbe configurarsi in una sorta di enorme processo di distrazione, come se ci fosse la volontà di distogliere l'attenzione di un individuo o di un gruppo da un'area tradizionale di interesse specifico per portarla a disperdersi in mille rivoli, spesso solo fantasiosi e senza alcun collegamento con le basi della trasmissione millenaria; per un normale ricercatore alle prime armi, ciò potrebbe tendere a bloccare o ridurre la ricezione delle necessarie informazioni desiderate.
Ad ogni modo per costui, la distrazione potrebbe essere causata da:
• mancanza di capacità di prestare attenzione, se non solo sotto lo stimolo di un influsso emotivo;
• mancanza di sufficiente interesse per l'oggetto dell'attenzione;
• grande pressione esercitata da una miriade di novità o di attrattive (non importa se solo fantasiose) che potrebbero “titillare” le personali passioni e che sarebbero qualcosa di diverso dall'oggetto iniziale della corretta ricerca in campo tradizionale.
Le distrazioni potrebbero arrivare da fonti esterne e interne all'individuo o ad un gruppo.
Quelle esterne includono fattori come improvvisi stimoli causati da immagini, modalità di comportamenti sociali, musica, testi più o meno seducenti, ecc.
Quelle interne possono riguardare impellenti esigenze fisiologiche, malattie, preoccupazioni, mancanza di riposo, ecc.
Le distrazioni, sia esterne che interne, contribuiscono all'interferenza nell’approfondimento di un argomento, a non mantenere l'attenzione e quando ciò sia frutto di una scelta consapevole di un eventuale oppositore in un confronto su temi specifici; le conseguenze potrebbero fuorviare l'argomentazione.
Ad esempio, se la proposizione finalizzata alla dimostrazione di un teorema o di una tesi venisse portata a livelli di frivolezza superficiale, si configurerebbe come uno strumento per distogliere l’attenzione da un argomento che al contrario, necessiterebbe di intelligente concentrazione.
Così, tale "superficialità" non sarebbe funzionale ad un'attività gioiosa o ludica ma a un comportamento che porterebbe il soggetto coinvolto, a trovarsi sempre più "distante" dal riflettere sulla propria interiorità.
Similmente, ogni tentativo di portare l’attenzione di qualcuno su argomenti o su autori lontani (ma forse più gratificanti per le suggestioni collegate alle personali passioni) da quelli del proprio specifico percorso spirituale, si svelano come un mezzo di distrazione, un diversivo che è in realtà un tentativo di sottrarsi e di sottrarre a ciò che implica concentrazione, perseveranza, volontà; queste ovviamente da coordinare tramite una mente che non sia completamente condizionata dalle esigenze materiali.
Ho accennato tutto ciò perché, visti i tempi e le situazioni più “strane”, forse potrebbe interessare qualcuno.

3 ottobre 2021

VENTURO REFLECTERE

 

"La morte in sé, non esiste", recita Marcello Mastroianni in un film del 1985: "Maccheroni". Cancella forse quello che un uomo ha fatto in vita? Annulla i suoi meriti o la memoria? E allora, Morte, chi sei? Chi ti conosce davvero? Tu non conti niente. Vorresti essere importante, presa in considerazione come la vita, ma la vita dura una vita, cara mia, invece tu, Morte, duri solo un momento, l'istante in cui ti presenti, ti manifesti. 

Mi piace quel momento. E' un momento che si aspetta come il caffè la mattina, che si fa solo nella moka perché il profumo è migliore e il tempo che si impiega a farlo lo si usa per fare qualcosa che piace e che non serve praticamente a niente.

2 ottobre 2021

COLPEVOLE

 

La corte di Cassazione ha presumibilmente rilevato nella sentenza, le stesse contraddizioni che mi ero permesso di segnalare. Entriamo nei fatti, con un breve filmato che indica un luogo in cui tutti noi, anche se non ne abbiamo memoria, siamo stati. Il luogo in cui la nostra voce, la voce di tutti, ha risuonato, trascorsi i primi ed affannosi istanti della vita.

18 settembre 2021

RICERCATO


Sono arrivato a concludere che per molti non risulta sempre evidente che di solito l’auspicata “conoscenza” (se si volesse escludere l’ipotesi di quella innata), potrebbe derivare dalla consapevolezza e dalla comprensione di fatti o d’informazioni, ottenute solamente attraverso le conseguenze di un’esperienza concreta, che si abbia anche la capacità di capire. Il semplice riconoscimento sensoriale potrebbe non essere sufficiente.

3 agosto 2021

LABOR OMNIA VINCIT

C'è un tipo di energia speciale che si accumula astenendosi dal fare qualcosa alla quale veniamo spinti da un impulso incontrollabile.

18 luglio 2021

ATTUABILITA'

 



Sono contrario all'obbligo vaccinale e altrettanto contrario al divieto di accesso ai luoghi pubblici per difetto di green pass. Perché l'immunità di gregge è una chimera e allo stato dei fatti una chimera antiscientifica, il nostro mondo - piccolo, veloce e interconnesso - è ridicolmente lontano da qualsiasi ipotesi di copertura vaccinale totale, Russia e Cina hanno vaccinato il 15% della popolazione, Asia e Africa sono quasi vergini. Allo stato dei fatti il vaccino non diminuisce i contagi. Per quanto riguarda le varianti, nessuno è riuscito a spiegare oltre ogni ragionevole dubbio se la vaccinazione sia un buon rimedio per arginarle o al contrario un viatico alla loro proliferazione. Entrambe le polarizzazioni sono, al momento, probabilmente estremistiche. Allo stato dei fatti, il vaccino è un mezzo molto utile per limitare la pericolosità della malattia, è uno strumento, probabilmente efficacissimo, per evitare che un contagiato si ammali gravemente. È un prodotto straordinario a disposizione del cittadino per evitare di ammalarsi. Un prodotto che comporta, però, una serie di rischi che rendono necessario un computo preliminare dei costi e dei benefici rispetto alla scelta della sua assunzione. 


La motivazione principale alla mia contrarietà a qualsiasi forma di obbligo vaccinale non è in virtù di un generico anelito libertario: la libertà del singolo finisce quando diventa nociva per il prossimo. Se vi fosse certezza che vaccinare tutti serva davvero, cambierei tranquillamente idea. Ma sfido chiunque a dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che un diciottenne possa trarre un beneficio oggettivo tangibile da un vaccino che lo preserva da una malattia per lui innocua al 99,9%, che i rischi della sua assunzione siano oggettivamente trascurabili, che la copertura di questa fascia di età sia necessaria al raggiungimento di quell'immunità di gregge che è, allo stato dei fatti, una chimera. 


Perché solo in Europa ci si dirige verso l'obbligo vaccinale? Credo che questa domanda vada posta con grande forza, perché non è vero che l'Europa è stata colpita più duramente di altri continenti. Non è vero perché non è dimostrabile e perché pensarlo significherebbe guardare solo al nostro ombelico. Nessuno parla di obbligo vaccinale, né in Russia, né in Cina, né in Canada, Stati Uniti o Giappone, forse vi sarà una pressione maggiore in America Latina, ma allo stato dei fatti la prima nazione a rendere obbligatorio il green pass è la Francia di Macron. 


Vi è una relazione tra politica sanitaria e visione socio-economica? A mio avviso sì. L'Europa, e l'Italia ancor di più, ha deciso che non farà politiche espansive, e in particolar modo non potenzierà la sanità pubblica, non aumenterà la medicina domiciliare, non riconvertirà i medici condotti in pubblici impiegati, non costruirà ospedali né riaprirà quelli che sono stati chiusi. A un anno e mezzo dall'insorgere della pandemia, nessun provvedimento è stato attuato in tale senso. Le futuribili misure del PNRR sono, allo stato dei fatti, degli oroscopi. 

Quanti morti di Covid sono stati, in realtà, vittime di cattiva sanità? Non lo sappiamo con certezza, ciascuno faccia la sua idea in merito. 

Sta di fatto che il Covid ha paradossalmente e incredibilmente velocizzato il processo di privatizzazione delle strutture sanitarie, l'esperienza di questo elementare fatto è il pane quotidiano di milioni di persone costrette a pagare per fare le lastre e qualsiasi tipo di analisi.

Non ho nessuna verità da sbandierare ai quattro venti, ma credo che il motivo principale dell'obbligo vaccinale sia quello di cercare un segmento della popolazione su cui indirizzare la frustrazione e la rabbia sociali prossime venture. Perché l'Europa e America Latina saranno probabilmente gli unici posti al mondo in cui si tornerà a chiudere, a contenere, a distanziare, a limitare spostamenti e attività economiche, a comprimere le vite. Il Covid ha messo a nudo la fragilità della sanità privatizzata, ma questo lapalissiano e inoppugnabile argomento è l'unico ad essere stato volutamente tenuto fuori da ogni dibattito pubblico. Di questo non si parla e non si deve parlare.Tanto per fare un esempio, il numero chiuso a medicina non è stato minimamente intaccato, a futura garanzia del cittadino. Torneranno le chiusure perché alla popolazione europea non è stata sostanzialmente detta la verità, coloro ai quali è stata venduta la salvezza mistica (invece che una più efficace e progressiva strategia di cura e guarigione), non ottenendola, si infurieranno coi nemici che verranno indicati loro e continueranno a non alzare un dito sulla sanità pubblica e sul modello socioeconomico imposto.

(Gabriele Busti)

4 luglio 2021

METAFONIA


La metafonia è un foglietto pieno di parole irritate, posto tra la melodia e la cacofonia. La metafonia non implode, né esplode. La metafonia non sa dove far rumore. La metafonia si allarga e si allarga e diventa callosa. La metafonia è l'organo che secerne la dottrina e la tradizione che considera il cosmo come un ordine razionale e provvidenziale, identificando la vera felicità nella virtù e la sapienza nella serena accettazione degli eventi e della morte, la quale può essere volontariamente ricercata quale mezzo per l'affermazione della dignità e della libertà spirituale individuale. Se non siete d'accordo non è un problema mio.

3 giugno 2021

SOTTOTITOLO A LATO


 

Avete ragione: dobbiamo pensare più in grande. Però, come criterio di massima, come sistema di riferimento, come atteggiamento preferenziale e principio cardine, voi fatevi i cazzi vostri.

25 aprile 2021

SOCIAL MEDIA




Solo due righe per introdurre l'argomento. Non è intenzione di questo scarabocchio fornire una definizione o una mappa dettagliata della felicità. L'autore ritiene che ogni lettore conservi la propria nozione di "sono felice" e "non sono felice" e sia in ogni momento ben conscio in quale si trovi. Si cercheranno allora piccoli accorgimenti pratici per minimizzare la percezione del tempo nei momenti di non felicità.


1) Guarda molta televisione
Notiziari, film, telefilm, serie TV, reality, eccetera, eccetera. Ricorda: la tua mente è tua nemica. Ogni pensiero formulato equivale ad un possibile momento di felicità che non tornerà mai più. Ti interessa veramente perderne altri? Ognuno di noi, per vivere, ha bisogno di un modello della realtà con il quale fare i conti. La televisione te ne fornisce uno già bello e confenzionato, facile da digerire, senza chiederti nulla in cambio e senza il bisogno di alcuno sforzo critico. Inoltre la potenza ipnotica dei suoni sincronizzati alle immagini in movimento è in grado di alienarti da ogni percezione dolorosa proveniente dalla realtà. (Sostanze psicotrope -alcol, droghe, frittura di pesce- sono promosse come accettabili sostituti del tubo catodico)

2) Leggi il meno possibile ed evita di frequentare persone che non la pensino come te
Non dimenticare: la tua mente è tua nemica. Ora che hai creato la tua fortezza di certezze, non lasciare che qualcosa o qualcuno insinui in te il dubbio. Il mondo è pieno di egoisti che cercano di allontanarti dalla tua felicità per godere della loro. Non permettergli di farti credere che se ci rifletterai su, la tua vita migliorerà. Semplicemente non è vero.

3) Tratta le persone come se non avessero sentimenti
L'empatia è una cosa per mammolette. L'unica cosa che ottieni cercando di metterti nei panni altrui è di soffrire senza motivo quando anche loro soffrono. Al contrario non ha mai funzionato. Quando loro sono felici, si dimenticano di te e tu non riesci a condividere la loro felicità. E, dopo tutto, perchè dovrebbe importartene? Cosa hanno fatto loro per te? Pensi che ci sia qualcuno cui importi se tu sei felice o meno? Là fuori è una giungla, cerca di cavartela e lascia che gli altri se le cavino da soli.

4) Vesti come la maggioranza, parla come la maggioranza, pensa come la maggioranza
Questa è una tecnica che comporta diversi vantaggi. Primo, ti permette di essere accettato facilmente dalla tua comunità, nessuno sarà spaventato da qualche tua possibile diversità. Comunicherai agli altri un'idea di familiarità che incrementerà notevolemente la tua riuscita in campo sociale. Secondo, gli altri ti saranno inconsciamente grati, poichè grazie al tuo comportamento uniforme non intaccherai il loro sistema di certezze (vedi punto uno). Terzo, non avrai bisogno di mettere in moto la mente per compiere scelte, che siano quotidiane o di vita: fa' in ogni circostanza quello che farebbero gli altri e andrai diritto e a colpo sicuro.

5) Cura il tuo aspetto e l'apparenza in modo maniacale
Dare più importanza alla forma che alla sostanza è un passaggio chiave. La maggioranza (4) ti indicherà come muoverti e tu dovrai seguirla alla perfezione. Dovrà diventare la cosa più importante della tua vita e l'unica a cui presterai vera attenzione. Nel momento in cui cosa indossare in una certa situazione diventa più importante della situazione stessa, sappi che sei sulla strada giusta verso la felicità assoluta. E fai attenzione: chiunque ti accusi di essere una persona superficiale è qualcuno da cui tenersi alla larga.

6) Trascorri ore sui social network
Posta commenti o scrivi post sociali o antisociali, politici o apolitici, stuzzica e provoca altri eventuali utenti o fruitori del medesimo social network, al fine di far prevalere le tue idee e far comprendere loro che hai un cervello funzionante a differenza loro. Se puoi, trascorri un'ora o più al giorno su queste piattaforme, tutti i giorni. Fallo per settimane. Fallo per anni.

7) Scegli sempre la strada più facile
Non farti scrupoli, è così comodo! Facciamo qualche esempio: Sei accusato di un delitto grave? Da' la colpa del tuo comportamento alla società, tanto lei non potrà difendersi! Sei a cena fuori con una ragazza e sei a corto di argomenti? Falla ridere prendendo in giro le persone meno attraenti di lei, parla malignamente alle spalle degli altri, prenditela gratuitamente con una minoranza qualsiasi oppure metti in ridicolo chi è diverso da voi: lei resterà affascinata! Hai dei problemi di coscienza? Ci sono tante religioni che si offrono di ripulirtela in cambio di una misera ora a settimana da passare seduto su una panca di legno e di una piccola offerta in denaro. Non ti sembra un'offerta troppo vantaggiosa per poterla rifiutare?

12 aprile 2021

RAGGIUNGIBILITA' PALATALE



Secondo me, qualsiasi spiritualità, dogma, religione, tradizione, atteggiamento o credenza psicologica, filosofica, eccetera, eccetera che si basi su concetti quali immutabilità, sottomissione (a una volontà divina, a un karma, a un destino), futilità degli sforzi per migliorare e migliorarsi, inutilità del bello e delle emozioni, passività, rassegnazione, lasciar correre perché nulla ha senso, non agire e non cercare di cambiare le cose (a dimostrazione del proprio livello di coscienza o evolutivo) non è nient'altro che un riflesso di quella pulsione di morte che in questo periodo sta davvero superando il limite oltre il quale è possibile sostenerla. Secondo me, sia chiaro. E la pulsione di morte deve essere bilanciata da una spinta ulteriore alla vita. Dove c'è passività è necessaria l'azione, dove c'è rassegnazione serve speranza, dove c'è stasi è necessario il movimento. Ciò che resta fermo imputridisce e prima o poi muore. Teniamolo presente.


2 aprile 2021

SFUMATURE RIPROPOSTE



Gli uomini, in fondo, nella stragrande maggioranza, vivono come in una prigione con tutte le porte e le finestre sbarrate: e così soffocano, il che è abbastanza naturale. Eppure hanno la chiave che apre le porte e le finestre, ma non la usano... Certo, fino a un dato momento non sanno di avere la chiave, ma anche molto dopo che l’hanno saputo, molto tempo dopo che gli è stato detto, esitano a usarla e non credono che abbia il potere di aprire porte e finestre, anzi che serva a aprire le porte e le finestre! E anche quando hanno l’impressione che « dopotutto, non sarebbe mica male », resta loro un timore: « Che cosa succederà una volta aperte le porte e le finestre ?...» — insomma, hanno paura. Hanno paura di perdersi in quella luce e in quella libertà. Vogliono restare quel che chiamano “se stessi”. Amano la propria menzogna e la propria schiavitù. Qualcosa in loro ci resta aggrappato. Hanno l’impressione che senza i loro limiti non esisterebbero più.

Perciò il tragitto è tanto lungo, perciò è difficile. Se infatti gli uomini consentissero a non essere più [quello che sono], tutto diventerebbe così facile, rapido, luminoso, gioioso — anche se forse non al modo in cui loro concepiscono la gioia e la felicità. In fondo ci sono ben pochi esseri che non amino la battaglia. Ce ne sono ben pochi disposti ad accettare che la notte sparisca e che non concepiscano la luce altro che come il contrario del buio: « Senza ombre, non ci sarebbe nessun quadro; senza lotte, non ci sarebbe vittoria; senza soffrire, non ci sarebbe gioia». Ecco quello che pensano. Ma finché uno la pensa così, non è ancora nato allo spirito.

24 marzo 2021

RANA ISSANCE



Nell'inconscio ci sono cose vere, cose verosimili e ci sono delle falsificazioni che l'inconscio crede essere vere. La differenza che c'è tra l'ipocrisia e la falsa coscienza e la menzogna sta che la menzogna è consapevole, l'ipocrisia è anch'essa consapevole, la falsa coscienza è una menzogna che viene raccontata a sé stessa. Molto spesso quando si racconta una bugia, la si racconta in modo talmente efficace a sé stessi, soprattutto quando ci si trova in una situazione ad altissimo stress morale, dal finire addirittura col creare una costruzione che convince persino il protagonista della menzogna. E' chiaro che ci si ritrovi in una zona umbratile, crepuscolare, oscura e non stupiscono certi comportamenti, anzi sono molto frequenti, altrimenti interrogatori e perizie non sarebbero semplici.

27 febbraio 2021

IRREFRAGABILE ASSIOLOGICO



Per ricondursi non serve ricomporsi ma spesso viene inteso in questo modo. Il ricomponimento spesso non è la soluzione migliore, soprattutto quando è eccessivamente datato. Bisognerebbe spiegarlo, ma anche a farlo, c'è di mezzo un'ottusità callosa. Una ricomposizione si vede, si nota, si percepisce e a ben vedere fa anche un po' schifo. Il ricondursi è bello. Per chi lo fa e chi lo vede. Sono un capo di bestiario.

27 gennaio 2021

DISAMINA PANZANA



Nella liturgia di ogni crisi, i tempi sono fondamentali. Possono sia aggravarla che risolverla attivamente o passivamente. Sarà solo un brusìo ai margini della lateralizzazione ma davvero, fateci caso.