Il bisogno di rock che sento, è difficilmente esprimibile. La ciclica necessità, nella mia culotta cranica, di un drumming potente ed incalzante a fare da colonna portante a riff di chitarre grosse e sporcamente distorte e alle metriche di una vocalizzazione più o meno melodica, batte i piedi per riempire da sola la scena. Voi ignoratela. Potrei eccedere eccessivamente ed eccezionalmente con eccentrica ed eccelsa eccitazione. Gesti osceni messi ad asciugare sotto la lingua. La gravità si prenderà qualche giorno di vacanza e mi lascerà circondato di cose che non cadono.
12 maggio 2015
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6 commenti:
Pathos!
E' impossibile da ignorare questo rock che ti ronza nella culotta cranica! :P
Rock... un chiodo fisso ormai
Bene con sensazioni meno ruspanti , siamo in due ad averne bisogno Squilibrato mio e dicano pure , ma siamo così!
Bacio!
Neanche io so come vivere… sto improvvisando!
DEve essere la pioggia di colonia sonora.
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