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27 dicembre 2014

TETRAIDROFRENIA

 
Lo so, l'ho già detto, ma se nella zona centrale delle rime, la stessa maggiore unitarietà della tecnica e della poetica, condurrà ad un esercizio poetico più stretto intorno alle punte estreme e divenute più emblematiche della fusione fra termini essenziali del dramma interno e loro mezzi espressivi concettistici e antitetici, tutto sarà più chiaro e istruirà a guardar tra le frasche dell'arduo giuoco stilistico, persino ai suoi aspetti e momenti più virtuosistici per riscoprirvi le ragioni interne e il nesso di consolidamento di questo più irrequieto, scoperto e insieme scandibile esprimersi di tensioni interne in forte movimento, non prive certo di legami con occasioni e vicende, e il loro corrispettivo di esperienza sofferta, di meditazione, di nuova tensione.

5 commenti:

MikiMoz ha detto...

Sono la poetica del cuore o quella del cervello, quelle che devono fare esercizi di stile a riguardo^^

Buone Feste!

Moz-

NERO_CATRAME ha detto...

Con tutti i suoi annessi e connessi,chiaramente .

Arcal ha detto...

Buon Anno squilibrato!!

Astrolabia ha detto...

il mezzo.
Il mezzo m'ha sempre fatto un po' male.
Ho vissuto di estremi, di inizi e di fini, il mezzo l'ho sempre lasciato ai poveri di cuore.

E non sapevo cosa mi perdevo.

Buon anno.

Amaranta ha detto...

Questo breve messaggio è per augurarti, sia pur con ritardo, un buon 2015 e comunicarti il nuovo indirizzo del mio blog: antrodellastrega2.blogspot.it.
Il mio vecchio blog rimarrà ancora aperto per un po’, per informare anche i lettori, di questo cambiamento.
Buona giornata, Matteo :)
Spero che riprenderemo presto a commentarci :)