Avete ragione: dobbiamo pensare più in grande. Però, come criterio di massima, come sistema di riferimento, come atteggiamento preferenziale e principio cardine, voi fatevi i cazzi vostri.
3 giugno 2021
25 aprile 2021
SOCIAL MEDIA
Solo due righe per introdurre l'argomento. Non è intenzione di questo scarabocchio fornire una definizione o una mappa dettagliata della felicità. L'autore ritiene che ogni lettore conservi la propria nozione di "sono felice" e "non sono felice" e sia in ogni momento ben conscio in quale si trovi. Si cercheranno allora piccoli accorgimenti pratici per minimizzare la percezione del tempo nei momenti di non felicità.
12 aprile 2021
RAGGIUNGIBILITA' PALATALE
Secondo me, qualsiasi spiritualità, dogma, religione, tradizione, atteggiamento o credenza psicologica, filosofica, eccetera, eccetera che si basi su concetti quali immutabilità, sottomissione (a una volontà divina, a un karma, a un destino), futilità degli sforzi per migliorare e migliorarsi, inutilità del bello e delle emozioni, passività, rassegnazione, lasciar correre perché nulla ha senso, non agire e non cercare di cambiare le cose (a dimostrazione del proprio livello di coscienza o evolutivo) non è nient'altro che un riflesso di quella pulsione di morte che in questo periodo sta davvero superando il limite oltre il quale è possibile sostenerla. Secondo me, sia chiaro. E la pulsione di morte deve essere bilanciata da una spinta ulteriore alla vita. Dove c'è passività è necessaria l'azione, dove c'è rassegnazione serve speranza, dove c'è stasi è necessario il movimento. Ciò che resta fermo imputridisce e prima o poi muore. Teniamolo presente.
2 aprile 2021
SFUMATURE RIPROPOSTE
Gli uomini, in fondo, nella stragrande maggioranza, vivono come in una prigione con tutte le porte e le finestre sbarrate: e così soffocano, il che è abbastanza naturale. Eppure hanno la chiave che apre le porte e le finestre, ma non la usano... Certo, fino a un dato momento non sanno di avere la chiave, ma anche molto dopo che l’hanno saputo, molto tempo dopo che gli è stato detto, esitano a usarla e non credono che abbia il potere di aprire porte e finestre, anzi che serva a aprire le porte e le finestre! E anche quando hanno l’impressione che « dopotutto, non sarebbe mica male », resta loro un timore: « Che cosa succederà una volta aperte le porte e le finestre ?...» — insomma, hanno paura. Hanno paura di perdersi in quella luce e in quella libertà. Vogliono restare quel che chiamano “se stessi”. Amano la propria menzogna e la propria schiavitù. Qualcosa in loro ci resta aggrappato. Hanno l’impressione che senza i loro limiti non esisterebbero più.
24 marzo 2021
RANA ISSANCE
Nell'inconscio ci sono cose vere, cose verosimili e ci sono delle falsificazioni che l'inconscio crede essere vere. La differenza che c'è tra l'ipocrisia e la falsa coscienza e la menzogna sta che la menzogna è consapevole, l'ipocrisia è anch'essa consapevole, la falsa coscienza è una menzogna che viene raccontata a sé stessa. Molto spesso quando si racconta una bugia, la si racconta in modo talmente efficace a sé stessi, soprattutto quando ci si trova in una situazione ad altissimo stress morale, dal finire addirittura col creare una costruzione che convince persino il protagonista della menzogna. E' chiaro che ci si ritrovi in una zona umbratile, crepuscolare, oscura e non stupiscono certi comportamenti, anzi sono molto frequenti, altrimenti interrogatori e perizie non sarebbero semplici.
27 febbraio 2021
IRREFRAGABILE ASSIOLOGICO
Per ricondursi non serve ricomporsi ma spesso viene inteso in questo modo. Il ricomponimento spesso non è la soluzione migliore, soprattutto quando è eccessivamente datato. Bisognerebbe spiegarlo, ma anche a farlo, c'è di mezzo un'ottusità callosa. Una ricomposizione si vede, si nota, si percepisce e a ben vedere fa anche un po' schifo. Il ricondursi è bello. Per chi lo fa e chi lo vede. Sono un capo di bestiario.
27 gennaio 2021
DISAMINA PANZANA
Nella liturgia di ogni crisi, i tempi sono fondamentali. Possono sia aggravarla che risolverla attivamente o passivamente. Sarà solo un brusìo ai margini della lateralizzazione ma davvero, fateci caso.