Se c'è una cosa difficile da fare è correggere noi stessi anziché farlo con gli altri. A cominciare dai denti storti. Proprio quelli davanti. Me l'hanno spiegata così: i denti del giudizio son cresciuti malissimo, hanno spinto l'arcata dentale in avanti, rubando spazio e spingendo gli incisivi uno contro l'altro finché uno dei due ha ceduto ed è finito leggermente dietro. Così ho i denti storti. Proprio quelli davanti. Ma non mi vergogno a sorridere.
Negli ultimi anni ho scritto centinaia di post su questo blog nei quali ho raccontato cose di me che non ho mai raccontato neppure a me stesso. Finché ho potuto ho stretto mani, ho abbracciato e sono stato abbracciato. Ho baciato, ho sorriso, combinato guai, vinto, pareggiato e perso.
Però non mi sono mai sistemato i denti, li ho sempre solo puliti. Mi ero scordato che erano storti. Ma la felicità è imperfetta. Proprio come il mio sorriso.
Se una persona ha brutti pensieri, dopo un po’ glieli leggi in faccia. E quando i brutti pensieri li ha ogni giorno, ogni settimana, ogni anno, il suo viso diventa sempre più brutto, finché diviene talmente brutto che non sopporti quasi più di guardarlo. Una persona con pensieri gentili non potrà mai essere brutta. Potrà avere i capelli in faccia e i denti storti ma, se ha pensieri gentili, questi le illumineranno il viso come raggi di sole.
I migliori sorrisi sono quelli felici, non quelli dritti.
2 commenti:
Se poi è come il tuo...
Meglio un dente storto che un dente in meno.
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