_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

23 ottobre 2021

LOPAS ILLIS IUDE




 Mi permetto di riprendere in esame argomenti già accennati e forse ritriti in questo blog, perché, come i più scaltri hanno potuto osservare, stiamo vivendo in un periodo in cui ogni cosa sembra preda della confusione, del pressapochismo ed anche delle mezze verità che permeano un universo di informazioni che a partire dai mass media statunitensi nei tardi anni sessanta, per descrivere le forme di controcultura spirituale, sembrerebbero aver “contaminato” ogni ambito di varie tra le cosiddette strutture iniziatiche; ovviamente non prendo neppure in considerazione la miriade di quelle nate dal nulla senza corrette eredità o altre per espulsione di qualcuno.

Quello che accomunerebbe ogni cosa strana, sembrerebbe configurarsi in una sorta di enorme processo di distrazione, come se ci fosse la volontà di distogliere l'attenzione di un individuo o di un gruppo da un'area tradizionale di interesse specifico per portarla a disperdersi in mille rivoli, spesso solo fantasiosi e senza alcun collegamento con le basi della trasmissione millenaria; per un normale ricercatore alle prime armi, ciò potrebbe tendere a bloccare o ridurre la ricezione delle necessarie informazioni desiderate.
Ad ogni modo per costui, la distrazione potrebbe essere causata da:
• mancanza di capacità di prestare attenzione, se non solo sotto lo stimolo di un influsso emotivo;
• mancanza di sufficiente interesse per l'oggetto dell'attenzione;
• grande pressione esercitata da una miriade di novità o di attrattive (non importa se solo fantasiose) che potrebbero “titillare” le personali passioni e che sarebbero qualcosa di diverso dall'oggetto iniziale della corretta ricerca in campo tradizionale.
Le distrazioni potrebbero arrivare da fonti esterne e interne all'individuo o ad un gruppo.
Quelle esterne includono fattori come improvvisi stimoli causati da immagini, modalità di comportamenti sociali, musica, testi più o meno seducenti, ecc.
Quelle interne possono riguardare impellenti esigenze fisiologiche, malattie, preoccupazioni, mancanza di riposo, ecc.
Le distrazioni, sia esterne che interne, contribuiscono all'interferenza nell’approfondimento di un argomento, a non mantenere l'attenzione e quando ciò sia frutto di una scelta consapevole di un eventuale oppositore in un confronto su temi specifici; le conseguenze potrebbero fuorviare l'argomentazione.
Ad esempio, se la proposizione finalizzata alla dimostrazione di un teorema o di una tesi venisse portata a livelli di frivolezza superficiale, si configurerebbe come uno strumento per distogliere l’attenzione da un argomento che al contrario, necessiterebbe di intelligente concentrazione.
Così, tale "superficialità" non sarebbe funzionale ad un'attività gioiosa o ludica ma a un comportamento che porterebbe il soggetto coinvolto, a trovarsi sempre più "distante" dal riflettere sulla propria interiorità.
Similmente, ogni tentativo di portare l’attenzione di qualcuno su argomenti o su autori lontani (ma forse più gratificanti per le suggestioni collegate alle personali passioni) da quelli del proprio specifico percorso spirituale, si svelano come un mezzo di distrazione, un diversivo che è in realtà un tentativo di sottrarsi e di sottrarre a ciò che implica concentrazione, perseveranza, volontà; queste ovviamente da coordinare tramite una mente che non sia completamente condizionata dalle esigenze materiali.
Ho accennato tutto ciò perché, visti i tempi e le situazioni più “strane”, forse potrebbe interessare qualcuno.

2 commenti:

Gus O. ha detto...

Squi, cosa proponi?

Squilibrato ha detto...

Un Barolo chinato.