Ogni giorno mi accingo a compiere le ventidue azioni che un umano adulto deve compiere per riprendere il proprio posto al mondo. Riatteggiarsi a bipede, lavarsi, vestirsi, calzarsi, riempirsi le tasche di oggetti rituali, controllare che niente manchi e così via. L'uomo primitivo, invece, doveva fare solo tre cose. Alzarsi con cautela, per non dare una testata nella caverna e pisciare. A volte le due azioni erano contemporanee. Non doveva togliersi il pigiama e vestirsi, perché il vestito notturno e quello da lavoro erano gli stessi: una pelle di bufalo o di altro donatore. La terza azione era grattarsi il cranio e constatare l'assenza di dentifricio, di una caffettiera, di un tostapane e di altre future ideazioni. Così, deluso ma leggero, usciva dalla caverna per una nuova giornata. Il passaggio fondamentale dalle tre azioni fondamentali del pitecantropo alle ventidue dell'umano medio, si chiama civiltà.
23 dicembre 2018
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2 commenti:
C'è qualcosa che mi rattrista e il senso di impotenza mi schiaccia.
Buon Natale figaccione!
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