Pur non sapendo da che parte cominciare, lo devo proprio mettere in parole. Ho sognato il mio Amico Immaginario. O almeno lui diceva di esserlo. Mi ha detto che, nell'effettiva questionatura, proporzionalmente siamo diversi dal valore assoluto che cerchiamo di cogliere. Sembra una follia applicata al minimo denominatore comune, ma non si sa a chi. Molto probabilmente solo a chi lo applica. In ogni caso anche da questi fatti di specifica corporale limitativa, si può sempre imparare, pur non sapendo da che parte finire.
14 giugno 2015
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2 commenti:
Di solito, in questi casi, io consiglio di sedersi. In questo modo il cervello comunica più facilmente con lo stomaco e l'algoritmo di Euclide scivola giù che e è un piacere.
Certo che si può sempre imparare. Ma il punto non è da che parte finire, ma al contrario da che parte cominciare...
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