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30 gennaio 2012

EQUITA' UBIQUA

La mia protuberanza cefalica enuclea la mia persona nella sua totalità rispetto all’ambiente. Psicofauna de lo dentro mio, con il nervo trigemino che non sa quale sarà il successivo passo e non gliene importa un secco fico. Sono la prima persona singolare o la prima persona quotidiana? Singolare, poi, è così noioso. Con tutto rispetto per la quantità certa che è numericamente equivalente all'unità.
La percezione e la cognizione appaiono significativamente ridotte, ma, dopotutto, anche questa dovrebbe risultare una divagazione. Ammesso ci sia qualcosa su cui divagare.

22 commenti:

Arcal ha detto...

O è equa o è ubiqua. Entrambe le possibilità non coesistono.
C'è sempre qualcosa su cui divagare e tu lo fai con stile.
**

*giugiu-chan* ha detto...

Ingurgitati dalla divagante quotidianità di sempre ci riduciamo ad una misera singolarità.

Unknown ha detto...

Un'adorabile divagazione...
ma è bello sapersi sospendere, da un presente spesso assente...
ciò che abbiamo dinanzi, sovente è solo fumo...
sereno finire del giorno a Te
un abbraccio..

Anonimo ha detto...

il senso di noi è importante ma è
la ricerca dello stesso in fin dei conti è che inutile...eppure quando si decide di essere umani alla fine è quello che si fa.

Patty ha detto...

preferisco pensare all'unità, al granello piuttosto che all'insieme.
forse perché il dettaglio é ciò che completa l'insieme.
l'insieme di per sé é come non esistere. come la tv: mi piace pensare non sia altro che l'insieme del rosso verde e blu.

Marzia ha detto...

la mia cognizione è bene o male sempre ridotta ma non posso farci nulla...
mi piaci così.

Pulsazione ha detto...

E' quel che cerco di spiegare io...

Zio Scriba ha detto...

a volte farebbe bene il dono dell'OBLIQUITA', essere un po' torridipisa, pendere senza cascare, oppure anche sì... :)

Cherubina ha detto...

Il solito

Amaranta ha detto...

Marilena......così, nel mio allucinato divagare, tutto diventa singolo ed appartenente: Lo stelo d'erba e il tronco dell'albero e il corpo di un fungo e le mie stesse gambe.
Di tutto questo vedo l'impianto radicato, solidamente nella terra, innamovibile alle tenui forze degli elementi naturali, assoggettabili solo alla violenza estirpatrtice di una roncola o di un terremoto.
Risucchiati negli abissi di noi stessi, la bocca a contatto coi visceri e gli occhi con gli organi genitali: mero groviglio di membra ed interiora, nella percezione sotterranea, ed uterina, della nostra febbrile percezione.
Su tutto questo infimo, sotterraneo, prolificare di noi stessi, si eleva, simile alla tromba di un arcangelo,
l'imponente proboscide dell'elefante.
Unico elemento che dal basso, sessualmente, svetta, verso l'alto.

Un bacio

Fred Nitch ha detto...

io una volta ebbi una discussione breve con L'oMINO DeL CERVELLO o forse un IO che non percepivo:

come lo sai che esisti?

sento che esisto

ma come sai di esistere?

è intuitivo

l'intuizione non è una prova dimmi come fai oggetivamente a sapere di esistere?

penso quindi esisto

molto giusto ma come fai a sapere che esiste tutto il resto?

perchè ho un apparato sensoriale

come sai se quello che dice il tuo apparato sensoriale è vero, se le tue sensazioni sono un flusso di impulsi elettrici che stimolano il tuo cercvello?

cioè quello che io so della realtà esterna mi viene riferito tramite impulsi elettrici che le connessioni ellettriche legate agli apparati sensoriali ricevono da sorgenti esterne.

si giusto

quindi non so neanche se esiste la realtà esterna. se avessi accesso a tecnologie che mi permettessero di alterare il piano dimensionale spazio-tempo entrerei in una dimensione non percettibile ai 5 sensi quindi invisibile agli esseri umani che popolano la terra.

potrebbe essere così ma potrebbe essere anche che esistiamo ma chissà cosa ci circonda che noi non percepiamo.
O forse chissà ..............

NERO_CATRAME ha detto...

E' a forza di divangare che al finale si puó divagare,una mente retta e' una vera rottura.
Non segnalo cartelli,in un ovvio senso unico da imboccare al contrario e zigzagando.

Elisena Migiani ha detto...

Noooooooooo Matteo....hai nominato il trigemino.......accidente non sai che male provoca. Io ne soffro.........
Tu sei la prima persona Singolarmente Squilibrata nella Quotidianeità equivalente all'unità dei pazzi!!!!!!
Strabaciio
Elisena

Fabiola ha detto...

Il diverbio su chi siamo e chi vorremmo essere. Su dove andiamo e dove vorremmo andare.

Thana ha detto...

Grazie Squilibrato, sei proprio un gentiluomo! <3 :*
Cuore solitario? Puoi essere la seconda persona plurale di una prima singolare! Lovely heart <3

Sarah ha detto...

Ci pensavo giustappunto stamane. Ah Brato, stai bene?

Squilibrato ha detto...

Non ditemelo...

Unknown ha detto...

Grazie per essere passato nel mio blog, e complimenti per il tuo, davvero interessante e piacevole!

mattada.. ha detto...

Tu: 2nda persona singolare*

*particolare, unico.....

ciao matt...eo

Thana ha detto...

Era un'accettazione! Potresti proporre? (;

Lorenzo ha detto...

io bevo solo acqua.

mr.Hyde ha detto...

Divagare..Di vagare. Dire..Vaga!! Diva, Re, gare..va', va'.. Avida rea, era viagra!