Mi sento così. Ectoplasmato. Depongo e antepongo. Postpongo pure, se necessario! Ah, quelle meccaniche che brulicano di fenomeni stravaganti! Fossero molecole d'acqua, le si chiamerebbero tensioni superficiali. Se fossero luoghi, sarebbero altrove. Vivono nella reclusione del proprio eremo e sporadicamente fanno sentire la propria voce. Si esibiscono solo su panchine fresche di vernice e quando si alzano hanno i pantaloni sporchi di significato. Intimo ed intrinseco significato.
15 novembre 2010
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10 commenti:
Mi piace molto come scrivi, sento ogni singola parola.
<3
I luoghi che sono sempre altrove, non li ho mai compresi, loro sono dove vorrei essere io. Io sono dove non voglio essere, preferirei essere altrove.
Buona notte
a presto
Una cugina di una mia collega non portava intimo. Se colleghi questo al fatto che il quotidiano è in parte partigiano, converrai con me che i pantaloni sporchi sono una metafora del cagarsi addosso.
O no?
Urka... convengo!!!!
e componghi, pure
Mmm, e lo so a volte ci si sente sopesi, nel tuo caso emulsionati più che altro.
Se vuoi sentire la voce di quelle meccaniche, riprendi in mano lo strumento e butta i pantaloni, oppure usali a casa, e fai suonare le meccaniche :)
*°*InI*°*
mi lasci una sensazione di dejavu... tensione superficiale, luogo altrove... come se ti avessi già letto altrove e in altri tempi, possibile?
Smamma mormora la panchina, mentre tutta di paint allocchi...
L'ipotesi sarebbe che non sia successo niente.
Ma non è concepibile se non con una grande confusione semantica.
Se mantica.
I like the simplicity of the photo.
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