Un negoziato con il proprio inconscio, con la malìa di un giro di parole subconscia: lo avrei ipotizzato solo se ombreggiato sotto le spoglie di una confabulazione da gioco di strategia da tavolo, convulsivante. Dovrei riraccontare la mia commedia, in prosa e per come è. Che è già più di quanto avrei voluto fosse. Ma, dopotutto, anche questa sarebbe una divagazione. Ammesso ci sia qualcosa su cui divagare. Un altro giro di sapido brandy, Signori?
30 maggio 2010
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7 commenti:
anche la mia commedia è pi di quanto avrei voluto fosse...Tanto che gli spettatori ridono ancora, cose c'è poi da ridere nn lo sò visto che voleva essre una tragedia...
(si capicisce che ho sonno mi sà :P)
Oddio che bella questa canzone *_*
per ovvie ragioni, sei fra quelli il cui parere, su questa proposta:
http://lanavesullonda.blogspot.com/2010/05/cose-la-nave-dei-diritti.html
mi interesserebbe veramente molto.
Baci.
http://www.youtube.com/watch?v=raUpXF5jOOk&feature=player_embedded
Amabile Arte quella del divagare. Peccato che poi ci si perde in quello che non c'è.
Un altro giro di brandy, mio sapido amico.
ciao sig. mago del photoshoppo,
a raccontare della propria
commedia non ci si stanca mai,
in prosa o in poesia, con o senza
l'approvazione inconscia
mi piace sì la nuova grafica, mi
fa paura la tua foto coi capelli
ciào
Ciao Squilly,
non divagare...cerca di negoziare col Tuo inconscio...
Riracconta la Tua commedia in prosa.
Ti ascolto volentieri...
Accetto volentieri il brandy grazie...
Un abbraccio,la tua amica Anna2.
io invece vorrei che il mio dramma diventasse una commedia magari divina
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