Un negoziato con il proprio inconscio, con la malìa di un giro di parole subconscia: lo avrei ipotizzato solo se ombreggiato sotto le spoglie di una confabulazione da gioco di strategia da tavolo, convulsivante. Dovrei riraccontare la mia commedia, in prosa e per come è. Che è già più di quanto avrei voluto fosse. Ma, dopotutto, anche questa sarebbe una divagazione. Ammesso ci sia qualcosa su cui divagare. Un altro giro di sapido brandy, Signori?
30 maggio 2010
26 maggio 2010
CREMOSO CREMISI
Lo aveva detto Io! Quello non è un pontile! Quello è un ponte a tutti gli effetti! E non cercate di convincermi del conrario! E' stato progettato e costruito da un visionario, una persona che non si è lasciata ingannare da secondari dettagli tecnici, come la mancanza di una riva opposta. Non ho bisogno di crederci, ho solo osservato. Se ci sono rive che aspettano di essere raggiunte da un ponte, allora ci possono essere ponti che aspettano di essere raggiunti da una riva! Diamine!
25 maggio 2010
5 maggio 2010
FULMINO E SAETTO
Da leggersi preferibilmente
in bianco e nero,
Come da ouverture, cigola la soglia al di là del muro del frastuono. Entrando nello specifico: le occasioni da tiro a piattello, il cui gesto di richiamo può apparire un’indicazione, sembra vogliano scomporre il proprio rapporto fisso che ne determina la composizione. Ed io, idiocromatico cavaliere della tavola periodica, intermedio di reazione dell'umana razza, non solo approvo senza contrasti, ma mi faccio anche intonare melodie free jazz.
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