Sono contrario all'obbligo vaccinale e altrettanto contrario al divieto di accesso ai luoghi pubblici per difetto di green pass. Perché l'immunità di gregge è una chimera e allo stato dei fatti una chimera antiscientifica, il nostro mondo - piccolo, veloce e interconnesso - è ridicolmente lontano da qualsiasi ipotesi di copertura vaccinale totale, Russia e Cina hanno vaccinato il 15% della popolazione, Asia e Africa sono quasi vergini. Allo stato dei fatti il vaccino non diminuisce i contagi. Per quanto riguarda le varianti, nessuno è riuscito a spiegare oltre ogni ragionevole dubbio se la vaccinazione sia un buon rimedio per arginarle o al contrario un viatico alla loro proliferazione. Entrambe le polarizzazioni sono, al momento, probabilmente estremistiche. Allo stato dei fatti, il vaccino è un mezzo molto utile per limitare la pericolosità della malattia, è uno strumento, probabilmente efficacissimo, per evitare che un contagiato si ammali gravemente. È un prodotto straordinario a disposizione del cittadino per evitare di ammalarsi. Un prodotto che comporta, però, una serie di rischi che rendono necessario un computo preliminare dei costi e dei benefici rispetto alla scelta della sua assunzione.
La motivazione principale alla mia contrarietà a qualsiasi forma di obbligo vaccinale non è in virtù di un generico anelito libertario: la libertà del singolo finisce quando diventa nociva per il prossimo. Se vi fosse certezza che vaccinare tutti serva davvero, cambierei tranquillamente idea. Ma sfido chiunque a dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che un diciottenne possa trarre un beneficio oggettivo tangibile da un vaccino che lo preserva da una malattia per lui innocua al 99,9%, che i rischi della sua assunzione siano oggettivamente trascurabili, che la copertura di questa fascia di età sia necessaria al raggiungimento di quell'immunità di gregge che è, allo stato dei fatti, una chimera.
Perché solo in Europa ci si dirige verso l'obbligo vaccinale? Credo che questa domanda vada posta con grande forza, perché non è vero che l'Europa è stata colpita più duramente di altri continenti. Non è vero perché non è dimostrabile e perché pensarlo significherebbe guardare solo al nostro ombelico. Nessuno parla di obbligo vaccinale, né in Russia, né in Cina, né in Canada, Stati Uniti o Giappone, forse vi sarà una pressione maggiore in America Latina, ma allo stato dei fatti la prima nazione a rendere obbligatorio il green pass è la Francia di Macron.
Vi è una relazione tra politica sanitaria e visione socio-economica? A mio avviso sì. L'Europa, e l'Italia ancor di più, ha deciso che non farà politiche espansive, e in particolar modo non potenzierà la sanità pubblica, non aumenterà la medicina domiciliare, non riconvertirà i medici condotti in pubblici impiegati, non costruirà ospedali né riaprirà quelli che sono stati chiusi. A un anno e mezzo dall'insorgere della pandemia, nessun provvedimento è stato attuato in tale senso. Le futuribili misure del PNRR sono, allo stato dei fatti, degli oroscopi.
Quanti morti di Covid sono stati, in realtà, vittime di cattiva sanità? Non lo sappiamo con certezza, ciascuno faccia la sua idea in merito.
Sta di fatto che il Covid ha paradossalmente e incredibilmente velocizzato il processo di privatizzazione delle strutture sanitarie, l'esperienza di questo elementare fatto è il pane quotidiano di milioni di persone costrette a pagare per fare le lastre e qualsiasi tipo di analisi.
Non ho nessuna verità da sbandierare ai quattro venti, ma credo che il motivo principale dell'obbligo vaccinale sia quello di cercare un segmento della popolazione su cui indirizzare la frustrazione e la rabbia sociali prossime venture. Perché l'Europa e America Latina saranno probabilmente gli unici posti al mondo in cui si tornerà a chiudere, a contenere, a distanziare, a limitare spostamenti e attività economiche, a comprimere le vite. Il Covid ha messo a nudo la fragilità della sanità privatizzata, ma questo lapalissiano e inoppugnabile argomento è l'unico ad essere stato volutamente tenuto fuori da ogni dibattito pubblico. Di questo non si parla e non si deve parlare.Tanto per fare un esempio, il numero chiuso a medicina non è stato minimamente intaccato, a futura garanzia del cittadino. Torneranno le chiusure perché alla popolazione europea non è stata sostanzialmente detta la verità, coloro ai quali è stata venduta la salvezza mistica (invece che una più efficace e progressiva strategia di cura e guarigione), non ottenendola, si infurieranno coi nemici che verranno indicati loro e continueranno a non alzare un dito sulla sanità pubblica e sul modello socioeconomico imposto.
(Gabriele Busti)