Le cose si dissiparono quando al mio amico immaginario diagnosticarono un disturbo schizofreniforme di entità incerta. Di identità, nemmeno a parlarne.
Dato che l'uomo è incapace di conciliare pensiero e materia, tende a conferire una sorta di concretezza alle idee, non sopportando il concetto che quello che è puramente astratto esista soltanto nel nostro cervello.
Facendo due conti, a me non tornano. Ma magari ad altri si.
I torni contano.