Solo per oggi, ma a partire da domani, suturare quel breve brivido di black out logico che può non avere significato, ma non smette di emozionare. Picchi di attività cerebrale? Il piccolo e fragile timore di cosa possa rimanere di Me, una volta svanita la mia capacità d'immedesimazione? Niente affatto. Riflettevo, semplicemente, sulla questione che se solo fossi capace del controllo del potere universale della vita agente entro Me, potrei rendermi denso o vaporoso, concentrarmi in un piccolo punto o espandermi così da occupare uno spazio maggiore. La verità è più strana della fantasia ed è possibile osservarla solo sollevandosi al di sopra dei ristretti concetti e pregiudizi che si sono ereditati e acquisiti mediante l'educazione e l'osservazione tramite i cinque sensi di marcia. Ah, l'umanità. Che costrizione! Punto e a Capodanno.
29 dicembre 2011
22 dicembre 2011
IN SENSO MOTORIO
Quando stringo una mano per la prima volta, lascio che i vasi recettori fluttuino dall'esterno verso l'interno, per evitare una prima impressione lenta. E qui, lo so, scatta automatica la risposta in coro. Il coro delle vocine nella mia testa, compresa quella fuori campo, solita urlare nel megafono. Il filo del discorso, vuoto a perdere, si spezza nell'esibizione caotica del borbottìo vocalico e consonantico, perché una prima impressione è importante, in alcuni ambiti fondamentale, ma non esauriente.
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