Si, è una gioia sublime se tu raggiungere alfine puoi, questa liberazione che lascia nell'aria un alone sospetto, se vuoi, ed una muta domanda tra voi: chissà se è stato lui?Sia secondo Me, che secondo Io, l'autoanalisi è valida anche se autogestita. Dunque: conscio del fatto che nessun essere umano guadagnatosi in precedenza il titolo di psichiatra et psicologo et analista et cetera mi è mai stato utile al riguardo e conscio financo di poter scoprire ben poche cose che non sappia già, mi chiedevo se esternare tutto quello che mi passa per la mente, parlando da solo, scrivendo, mimando, facendo le smorfie allo specchio o con strattoni e movimenti rapidi involontari, potesse essermi di qualche utilità. Intendo dire, è proprio necessario stendersi su un lettino e avere alle spalle una persona che finge di ascoltarmi mentre lo faccio? Non basta semplicemente farlo?
25 aprile 2010
17 aprile 2010
MASCALZUOMINI
Generazione di cuspidi. L'unanime sosta alla base di un ritardo ai semafori. Più di una rotatoria, più di un dosso, più di una cunetta, più di una segnaletica orizzontale, più di un passo carraio, più del mio stesso movimento, l’essenza ha un precedente in un più accurato frattempo. Striscio pedonalmente e non comprendo le voci da discarica di corridoio. Nella più edibile delle ipotesi sono carne cruda. Nella più iniqua mi ravviso, manifestando la sua progressione. O regressione.
12 aprile 2010
9 aprile 2010
AFFIGGENDO EFFUSIONI
Parlare di protagonisti e antagonisti, tic linguistico a Me estraneo, fa capire come Io concepisca la vita come un gioco di tattica e strategia, in cui muovere il cavallo, la torre e l'alfiere ad occidente o ad oriente, a nord o a sud, oppure a casaccio, per poter vincere le molteplici battaglie. Ho eclissato con miele d'acacia colante il vuoto che avanzava. Scacco matto. Anche io. Che ho da ridere?
3 aprile 2010
ACCENTO DOTALE
Senza un soggetto credente, probabilmente l'oggetto creduto non esiste. Cigola la soglia che rompe il muro del frastuono, fulmina e saetta orde di pensieri da ora e per tutti i cicli del lungo computo. Un codice non ancora cifrato, un enigma irrisorio irrisolto. O il corpo o lo spirito. E non c'è da scegliere, ma c'è da capire la difficoltà che hanno i due a coabitare nello stesso tempo. Pensavo che questo blog fosse essenzialmente uno spazio in cui non avrei dovuto fingere di non essere stupido, ovvero in cui avrei potuto rivelare tutta la mia umanità, nell'accezione peggiore e più patologica ed invece questo blog non esiste. Me lo sono solo immaginato. E' frutto di una mia allucinazione.
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