In un caotico intreccio di caleidoscopici colori, lasciate che vi tolga ogni dubbio e ve ne faccia sorgere altri due per ogni tolto: mi mischio agli ego ipertrofici che gridano al prossimo "Guardami!", cui nessuno frega più una cippa di imparare qualcosa e nessuno sembra più interessato ad eccellere in qualcosa per il gusto di farlo. Come accade spesso in un noto socialnetwork. Sì, è vero, perdo l'equilibrio, fa parte del gioco d'azzardo. Sono ancor più squilibrato! Ma io sono tutto d'un pezzo. Un pezzo duro!
13 ottobre 2015
A DURO MUSO
In un caotico intreccio di caleidoscopici colori, lasciate che vi tolga ogni dubbio e ve ne faccia sorgere altri due per ogni tolto: mi mischio agli ego ipertrofici che gridano al prossimo "Guardami!", cui nessuno frega più una cippa di imparare qualcosa e nessuno sembra più interessato ad eccellere in qualcosa per il gusto di farlo. Come accade spesso in un noto socialnetwork. Sì, è vero, perdo l'equilibrio, fa parte del gioco d'azzardo. Sono ancor più squilibrato! Ma io sono tutto d'un pezzo. Un pezzo duro!
3 ottobre 2015
INTERFERENZE ORMONALI
Posto che in questo posto posso farlo e posto che sto per farlo in questo post, non volendomene esimere, mi accingo a (e chi mi conosce, oltre ad evitarmi, sa quanto io adori usare "accingo a") tratteggiare uno schizzo in brutta copia, anzi, pessima copia, degli studi che ho iniziato a fare su di questo nuovo me, che se prima eravamo in due, ora siamo in tre. Come le Caravelle e con tutte le obiezioni possibili esaminate.
Non potendo impiegare quello principale, ho comunque la possibilità di utilizzare altri nervi per coordinarmi, anche se mi richiede uno sforzo notevole e dovrò fare molto esercizio. Al momento non mi riesce benissimo, nemmeno per l'espressione vocale. Magari l'interferone mi aiuterà, interferendo. E poi la calma. Io non sono mai stato calmo. Studierò anche questa, va bene. Armiamoci di calma, tutti e tre.
E poi la musica rock.
E poi la musica rock.
26 settembre 2015
DIAGNOSI DEFINITIVA
Sclerosi multipla. Ma certo! Non avrebbe potuto che essere multipla!
Nei prossimi mesi dovrò studiarmi, reimpararmi, reimpostarmi, riadeguarmi, pazientarmi e una serie di altre azioni che compiute dal soggetto ricadono sul soggetto stesso, ma che non ho voglia di discutere se non quando dovrò agirle. Correzione a parte e doppia razione. Alla salute.
22 settembre 2015
DIAGNOSI LOMBARE
Come in decine di altre volte rieccomi a tradurmi. Lo faccio, non solo essendo sotto mentite spoglie e questo mio spazio angusto mi conforta, ma anche opportunamente sedato, altrimenti non riuscirei a coordinare un movimento, che mi richiede una fatica che non riuscirei ad affrontare. Di seguito riporto una lista per promemoriarmi, dei trattamenti cui mi hanno sottoposto nelle ultime settimane:
1 Encefalogramma, immediato al ricovero in pronto soccorso;
1 Ecodoppler alla nuca: mi hanno spalmato di gel, ma è da tempo che tengo i capelli rasi;
2 Tac, tic e toc;
2 Risonanze magnetiche, durante le quali ho provato a seguirne il ritmo, inutilmente, ma sono quasi certo si tratti di un tempo dispari sugli ottavi;
11 fiale di sangue in una manciata di minuti più altre X nei giorni restanti, in cui X sta per "ho perso il conto";
1 esame dell'urina, avendo difficoltà motorie mi sono pisciato su una mano;
1 Visita logopedistica per farmi spiegare come poter deglutire senza soffocarmi;
2 Rachicentesi, che è la siringata nella colonna vertebrale, ovviamente senza anestesia. Ripeto: 2;
1 Potenziali visivi che, terminati, ho avuto per oltre mezza giornata le pupille girovaghe per tutto il bulbo oculare;
2 Potenziali motori di cui alla prima mi hanno infilato degli aghi dal cranio agli alluci e collegato tramite dei cavi ad un macchinario e nella seconda scosse tipo elettroshock;
1 Litro di cortisone per endovena per 6 giorni, dopodiché pasticche di medesimo a scalare;
2 visite otorinolaingoiatriche in cui mi hanno infilato un tubo nel naso. Meglio nel naso che altrove, certo.
Ed ecco la diagnosi: non si sa. Nel senso che, dopo oltre 20 giorni, non hanno ancora compreso cosa e da cosa, non avendo alcun valore fuori posto. Nemmeno quello delle urine. Ed il mio io se ne sta con una metà quasi immobile e con l'impossibilità di parlare, avendo difficoltà di espressione. Ma questa ultima, sono certo sia meglio così, perché il turpiloquio incalzerebbe. Domani sarò in una clinica a Milano, è possibile un ulteriore ricovero. Mi consola il non aver ancora perduto il senso dell'orrido e sì, nella foto del post precedente, sono io e per chiunque sia giunto fino qua, perdoni la prolissità.
16 settembre 2015
AGGEGGISTICA
Non ho mai avuto difficoltà a riconciliarmi con il me inespressivo, ma l'improbabile agguanta dagli angoli angusti, dove, per giunta, da sempre tasto procedendo. Per passione, sia chiaro. Ed è pure accaduto in due momenti distinti e in tempi troppo brevi tra loro, con tutti i miei ossequi nei confronti della brevità. E' stato inevitabile, fuor d'ogni controllo cerebral-gestionale, giusto per stare sul pezzo. Mi costituisco, altresì, dicendo che, se non mi sedassi, in alcuni momenti vorrei addormentarmi e svegliarmi solo quando l'umanità sarà giunta alla sua decisiva conclusione di umanità conscia, benché lo sviluppo della mia individualità, ormai radicata nel mio spossato macrocosmo, non possa alcunché farmelo immaginare. Come a chiunque, del resto. Ce la faremo, io e me, siamo solo un po' affaticati. Del tipo che è molto dura, più del previsto.
5 settembre 2015
RACHICENTESI
Non avrebbero potuto che ricoverarmi in neuro:
Per la camicia di forza va bene la taglia small, poi mi diletto nell'escapologia.
Sarà lunga e a volte dura, ma tornerò. E' una minaccia.
29 agosto 2015
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