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17 febbraio 2015

TETRAIDROLOGIA

 
L'individuo adulto, maturo, formato, è un soggetto completamente adattato al suo ambiente, abile nell'utilizzo dei suoi strumenti. Essi finiscono per rassomigliargli e lui per rassomigliare a loro. Ma perché questa familiarità sia possibile, l'eccezionalità deve divenire consuetudine: il pericolo è che l'orizzonte chiuso di senso in cui si muove un tale individuo, non sia più penetrabile e accogliente nei confronti di un evento imprevedibile. In questa prospettiva di “serietà” l'imprevedibile, come rischio, è calcolato – e quindi minimizzato, ridotto ad errore trascurabile – oppure semplicemente rimosso, forcluso, tenuto aldisotto del livello di percezione e coscienza. Il perturbante, cioè quel sentimento di smarrimento del sé e del mondo causato dal riaffiorare alla coscienza di qualcosa che era familiare ma che è stato rimosso in quanto possibilità sfrondata in ragione della costruzione di una realtà e di una personalità più solida e coerente, trasforma sotto gli occhi angosciati del soggetto quell'arsenale di oggetti che erano propaggini della sua personalità, pronte a rispondere ai suoi ordini e desideri, in un esercito danzante dominato da forze demoniache e incontrollabili. Questo effetto poltergeist, questa trasformazione dell'inorganico in organico, questo ribellarsi dell'ambiente ai sensi, non è che l'immagine speculare e distorta di ciò che sta accadendo al soggetto; egli, da organico, è divenuto inorganico, poiché si è disperso e nascosto negli oggetti e nei luoghi che usa e abita, tanto da lasciarsi possedere da essi, i quali ormai lo abitano e lo usano, lo muovono come un burattino.