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12 agosto 2010

OMBRA D'ARIA

Dapprima ci fu una di quelle idee che fanno civettare la porta nell'angolo, lungo tutto il suo quarto di circonferenza, spalancondola, poi infiltrazioni di pensieri s'incanalarono nel soffitto, mettendo in risalto la collocazione delle travi di legno ormai pregne, le cui gocce riempirono i secchielli disposti sul pavimento in corrispondenza del colato. Accadde ieri. Se considero che oggi è quell'oggi per cui devo ancora effettuare la mia notturna rigenerazione neurale e viscerale e quindi già domani. Ma che razza di meticcio di fuso orario ho? Nel dubbio, abbondo.

10 commenti:

Sarah ha detto...

Ci dobbiamo fare na chiacchiera. Sei peggiorato ;)

Amore_immaginato ha detto...

io li trovo sempre adorabili i tuoi post...

Lorenzo ha detto...

Dobbiamo vivere alla giornata.
Ormai gli interstizi sono diventati ingestibili.
Comunque vado via contento.

(madis) ha detto...

Viviti l'oggi o lo ieri o il domani come preferisci...
Aggiungo complimenti per le immagini (le parole già si sa) sempre suggestive e molto molto belle.

Anna2 ha detto...

Ciao Squilly,
ma che idee Ti Sei messo in testa ieri,che poi è già domani.
Sei proprio in un fuso orario meticcio...
Ma abbonda...che il dubbio ce l'ho anch'io.
Carissimo!!!Un abbraccio.

pansy ha detto...

quello che conta è ora.
il domani non esite, il passato non esiste più.
solo questo istante esiste e mentre scrivo è già passato.

bella la foto sul tuo blog!

Vale ha detto...

Amen.

Madame Butterfly ha detto...

Un tizio disse che nel dubbio trovava la certezza d'esistere.

Unknown ha detto...

aerofagia cerebrale...ahahahah grande!

Squilibrato ha detto...

- Si lo so...

- Grazie!

- Gli interstizi come molte pratiche quotidiane.

- Oggi, ieri e domani, in un unico barattolo.

- Mi sono messo in testa un cappello cilindroide.

- La mia?

- Andiamo in pace.


- Che tizio era?

- Si, un'aerofagia cerebrale davvero grande. Si sente nella gola ed anche nel naso.