Allora, un momento, facciamo un passo indietro. Non traiamo delle conclusioni partendo da dati parziali. Gettiamo, piuttosto, il nervo ottico umidiccio, nell'estrapolazione dei dati sensibili all'arte dei suoni e dei rumori suscettibili di modifiche, ivi contenuti. Rimarrebbe la brevità di un lasso di tempo, pur sempre abbindolandolo, conteso tra ragione e follia.
30 giugno 2015
14 giugno 2015
TRAPASSO GRAMMOFOLOGICO
Pur non sapendo da che parte cominciare, lo devo proprio mettere in parole. Ho sognato il mio Amico Immaginario. O almeno lui diceva di esserlo. Mi ha detto che, nell'effettiva questionatura, proporzionalmente siamo diversi dal valore assoluto che cerchiamo di cogliere. Sembra una follia applicata al minimo denominatore comune, ma non si sa a chi. Molto probabilmente solo a chi lo applica. In ogni caso anche da questi fatti di specifica corporale limitativa, si può sempre imparare, pur non sapendo da che parte finire.
4 giugno 2015
29 maggio 2015
CAPOVERSANDO LADDOVE
A me viene in mente solo una cosa e non si tratta della comprensione del maiuscolo solo tramite l'osservazione del minuscolo, laddove la corda vocale incontra il pensiero e nasce la vocalità: quello che non ci si aspetta, è il suono sordo che ingoia tutto. Come essere rinchiusi in una campana che diventa sempre più stretta, fino a fondersi con le ossa. A quel punto, cercare di capire è un gesto superfluo. Solo gli arrabbiati e i sofisti ci provano.
12 maggio 2015
ALLUZZAMENTO ARREMBANTE
Il bisogno di rock che sento, è difficilmente esprimibile. La ciclica necessità, nella mia culotta cranica, di un drumming potente ed incalzante a fare da colonna portante a riff di chitarre grosse e sporcamente distorte e alle metriche di una vocalizzazione più o meno melodica, batte i piedi per riempire da sola la scena. Voi ignoratela. Potrei eccedere eccessivamente ed eccezionalmente con eccentrica ed eccelsa eccitazione. Gesti osceni messi ad asciugare sotto la lingua. La gravità si prenderà qualche giorno di vacanza e mi lascerà circondato di cose che non cadono.
1 maggio 2015
TETRAIDROSSIGENAZIONE
Lasciando la vita quotidiana con un palmo di naso ad aspettarmi, alcune mattine esco con un sasso in tasca, nel caso ci sia da rompere qualche regola o infrangere tabù. Che poi, a ben vedere, si tratta come sempre solo di numeri, numeri che casualmente demandano ad un attimo preciso, una connotazione temporale totalmente arbitraria, quindi avulsa completamente dalla realtà dello scorrere continuo e inesorabile del tempo. Seppur non si sappia mai se tale evento sia già davvero avvenuto, stia avvenendo o debba ancora avvenire, io il sasso me lo porto dietro, per scrupolo.
28 aprile 2015
ESTEFERRATO
Didattica metacognitiva: la cronometria dei muscoli involontari. Il controllo dei muscoli preterintenzionali. Le forme irregolari che tessellano il piano. Le note finali che si scambiano il vento e i vetri delle case abbandonate. Le note finali che compongono una musica drenante, come un'infezione, che lascia agli ascoltatori una febbre altissima. Il pubblico sente di essere stato tradito, di aver subìto la delazione totale del proprio più intimo sentire.
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Ispettore Tombale. Con fuochi fatui. |
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