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20 settembre 2020

EQUILIBRIO DIDATTICO


Di cosa stavo parlando? Ah si: esistono situazioni in cui un qualsiasi soggetto, per molteplici e diversi motivi, non riesce ad organizzare in percezioni coerenti non solo le sensazioni che producono impulsi contraddittori ma anche le stesse informazioni che acquisisce.
Così, non comprende lucidamente quanto osserva, provando difficoltà a distinguere un elemento da un insieme caotico e quindi non nota l’assenza di un criterio logico riguardante la disposizione di più elementi che vengono offerti alla sua attenzione.
L’eventuale guazzabuglio d’informazioni e suggestioni proprio di una mescolanza confusa di cose (o persone) eterogenee, provocherebbe un intreccio di sentimenti o di pensieri contrastanti, difficilmente gestibili, se lasciati fluire senza controllo cosciente.
La confusione mentale che si manifesta come annebbiamento, turbamento, o obnubilamento, unitamente ad un particolare stato di ansia o di emotività, spesso provoca un periodo più o meno lungo, di ottundimento del pensiero.
In queste condizioni psico-fisiche, si è abbastanza indifesi da induzioni manipolatorie tendenti addirittura a far aumentare tale stato di disordine percettivo con progressivo azzeramento delle capacità analitiche.
Su questo contano gli imbonitori, i truffatori, per mettere in atto, con successo, quanto previsto dai loro programmi, di solito mascherati astutamente dietro immagini, strutture, teoremi, forse architettati con un certo estetismo culturale (affascinante chi fosse privo di una solida formazione di base), apparentemente belli e buoni per coloro che sono stati “catturati” ma che non reggerebbero un istante all’analisi di una mente lucida, non contaminata da passioni ed emozioni fuori controllo.
Nell’ambito dei cosiddetti percorsi iniziatici, più o meno fasulli, nelle congreghe che sostengono di occuparsi, a sproposito, di cose magiche, miracolistiche, nelle sette affatto “luminose”, purtroppo sempre diffuse e spesso in aumento, è sempre presente la confusione per la mente dei propri aderenti; magari è incardinata nell’osservanza di regole e di dogmi (non di rado affatto piacevoli) imposti dai vertici di tali strutture che fanno della confusione nelle mescolanze formative, rituali, liturgiche, improprie, il loro punto di forza manipolatorio.
Giusto per ripetermi ancora una volta. Non sarebbe male, ogni tanto, fermarsi, svegliarsi, pensare. Forse si potrebbe osservare, come nella favola, che in quegli ambienti “il re è nudo” e che ciò che esibisce non esiste veramente.

4 commenti:

Ginny ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Gus O. ha detto...

Dovrei ricorrere alla diagnostica sofistica, ma ho il cervello i disordine.

Lorenzo ha detto...

Chissà perché il re nudo io me lo immagino grasso.

la volpe ha detto...

Me è passato di tempo... anni. Giorni. Ore. Minuti. Tutto sommato cambia tutto e non cambia mai niente!