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9 giugno 2011

MACROCATEGORICO

Lustro e perlustro, e lo dico in punta di lingua, grufolando nei dettagli intarsiati di minuzie. Mi diverte annotare come l'umanità sia diversa quando si concede la leggerezza di quelle osservazioni libere dalla concezione dei ragionamenti soppesati dalla concretezza contestuale all'ambiente. Per dire cosa? Niente. Ma saperlo dire con stile, senza glutammato sodico aggiunto.

22 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

per poi sgranare gli occhi allo scandire di ogni parola preoccupandoci del fatto che poi alla fine noi non siamo i più fusi,nemmeno chi parla,ma chi ascolta e se no compiace convinto.

Cartello:ZONA 30
rispettare il numero di parole e non eccedere nel tentativo di dare un senso alle vostre cazzate(punto)

Occhio.Cavo ha detto...

purtroppo lo stile non lo insegnano davvero

Roberta ha detto...

Le parole parlano più dei concetti.
Siamo parole, articoli, frasi, complementi in un corpo illusoriamente fatto d concetti che implodono!

Cherubina ha detto...

e tu l hai detto con stile! :)

follementepazza ha detto...

:)felice di poter rileggere il tuo stile privo di glutammato sodio...

anche se....

Anonimo ha detto...

creepy as always, just gotta love it <3

Anonimo ha detto...

non mi fa commentare!! :°°(

premio petrolio ha detto...

erileggendolocelotrovosìilSENSO! :) e non sparire

Anonimo ha detto...

allora anche se mi da errore almeno uno lo prende di commento!!!
Dicevo: mi fa piacere vedere che tutto prosegue per il meglio e si scrive sempre, son le sicurezze che non guastano mai.
Qua ci sia siamo trasformati, editati, rivestiti e dopo tanto ho risposto al commento che avevi lasciato nell'ormai lontano aprile, il tutto è qui: http://sinossipubblica.wordpress.com/

Lorenzo ha detto...

Bisognerebbe parlare solo dopo aver deciso di stare zitti per dire cose pure.

Little Spice ha detto...

Piecere di rileggere i tuo infiniti squilibri!

Morgana McGuire ha detto...

Ehilà!
Interessante post il tuo,mi ha ricordato una frase di un opera teatrale di wilde: io amo parlare del niente, è l'unico argomento di cui so qualcosa.
Molta gente parla di niente,forse tutti parliamo di niente,ma credo fermamente che sia il modo in cui parliamo di questo "niente" a distinguerci gli uni dagli altri.
Grazie per il Following,sei il benvenuto sul mio blog!

Marta ha detto...

Ah l'arte della parola...
l'Italia si fa abbindolare così dai politici!

Costantino ha detto...

Lustrare e perlustrare è importante attività della vita.

Franz ha detto...

Sale il silenzio.
Si erge il suo stelo.
In tutto il suo stile.

GIO - PRONTO AL PEGGIO ha detto...

è strano come invece spesso si arriva a tracciare parole pesanti quando si è meno liberi di parlare, quando si sbotta, quando si grida

Black&WhiteAccademy ha detto...

...bisognerebbe parlare, dopo aver meditato a lungo sul cosa dire...

dolce notte a te Matteo...

Anna2 ha detto...

Ciao caro Squilly...
Finalmente ho cambiato computer...
quello di prima era vecchio e lento,cosi posso passare e leggere più velocemente.
Sei sempre lo stesso,il Tuo stile si distingue...
Faccio sempre fatica a dare un senso a ciò che intendi dire.
Comunque mi piaci cosi come Sei.
Ti saluto con affetto...

Ji. ha detto...

I tuoi s_quilibri hanno uno stile invece, delizioso. Quasi mi sento a casa :)

Giuly ha detto...

Ciao squilibrato!! Il tuo stile unico è riconoscibile in mezzo ad altri. Ho letto alcuni post "vecchi" e trovo tu sia dolce ed abbia una sensibilità che poco si incontra, anche se fatico a decifrare i tuoi scritti.

Ti ammiro.

Marcello ha detto...

...se ci pensi la bellezza cos'è se non stile perfetto e armonia del vuoto?
Un saluto

fracure84 ha detto...

Ciao complimenti anche a te.
Come parte dell'umanità sappiamo fare cose giuste solo nel momento del bisogno.
seguiro' il blog con piacere.
Francesco