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12 dicembre 2010

PSICOMETRIA RETROATTIVA

Parlando tra me e gli altri me, vesto la muta da subconscio e m'immergo negli abissi tessuti ingegnosamente dalle mani del senno. Sommozzato tra gli intrecci di fili che s'avvallano senza cedere sotto il peso della statua ripescata dalle profondità psichiche, trascrivo il conseguito su foglie di platano, mettendo virgole in corrispondenza delle venature più grandi. Esercizi di note a fondo pagina.

10 commenti:

Unknown ha detto...

e la vita è sempre una carta di pergamena, o di foglie di banano, o di fibra di cacca d'elefante, su cui scrivere le momentanee verità.

Squilibrato ha detto...

Oppure la carta igienica.

Thana ha detto...

Dimmi di più di quella statua ripescata...

Anonimo ha detto...

mmmm questa muta da subconscio è resistente?

ilsoprammobile ha detto...

o a fondo foglia. :)

Anonimo ha detto...

Artistico.
Esercizi di note a fondo pagina, suona armonicamente.
Bel pensiero squil....secondo me quelle pantofole ti fanno bene.

RES ha detto...

quanti te sei? io fino a poco fa pensavo di essere tanti me, ora comincio a credere di essere solo un me ma in piu' con un raffreddore enorme

FrammentAria ha detto...

il rapporto con le mie tante me è memedesimamente e mestessamente poco equilibrato. credo sia per via delle virgole.

Sara ha detto...

Forse soffrite di disturbo bipolare :)

Stella ha detto...

anche tu,hai gli altri tu?!
molto bello il tuo blog
a presto