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26 gennaio 2019

DOCIMASTICA ERUBISCENTE


Nei mie sogni c'è la regia: primissimi piani, carrellate, filtri colorati. Nell'ultimo c'erano anche gli effetti speciali scadenti, per giunta. Una di quelle scene in computer grafica che saltano subito all'occhio per mancanza di naturalezza. Un insetto millipede che mi cammina lungo il braccio e io che nel sogno penso: "si vede che è finto". Mi sono svegliato ripetendo il nome di questi insettini colorati, "nocetti", che da questa parte della realtà pare non esistano. Altri sogni poi, invece che premonitori, sono postmonitori. Rivivo scene del passato e scopro cosa ho fatto di errato, imparo l'imbarazzo che avrei dovuto provare allora. Una forma di educazione sociale a posteriori, suppongo.

3 commenti:

Gus O. ha detto...

La vita è un sogno fuggente. Vero e immortale è l'amore.

Anonimo ha detto...

Sapessi che sogni faccio io! Strani, molto strani.
L'ultima volta però ne ho fatto uno veramente bello, che quando mi sono svegliata mi sono detta "era così reale!". C'era un parco grande che ricordava quello di Piazza Ariostea a Ferrara, la mia ex persona del cuore e la mia ex migliore amica, e un tizio che mi prometteva di offrirmi la marijuana gratis tutti i giorni.
Magari ho esplorato un universo parallelo, e non lo so.

Gus O. ha detto...

A me Ferrara ricorda il romanzo e il film di de Sica "Il giardino dei Finzi Contini".