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23 dicembre 2018

CALCIO E CONVERSAZIONE


Ogni giorno mi accingo a compiere le ventidue azioni che un umano adulto deve compiere per riprendere il proprio posto al mondo. Riatteggiarsi a bipede, lavarsi, vestirsi, calzarsi, riempirsi le tasche di oggetti rituali, controllare che niente manchi e così via. L'uomo primitivo, invece, doveva fare solo tre cose. Alzarsi con cautela, per non dare una testata nella caverna e pisciare. A volte le due azioni erano contemporanee. Non doveva togliersi il pigiama e vestirsi, perché il vestito notturno e quello da lavoro erano gli stessi: una pelle di bufalo o di altro donatore. La terza azione era grattarsi il cranio e constatare l'assenza di dentifricio, di una caffettiera, di un tostapane e di altre future ideazioni. Così, deluso ma leggero, usciva dalla caverna per una nuova giornata. Il passaggio fondamentale dalle tre azioni fondamentali del pitecantropo alle ventidue dell'umano medio, si chiama civiltà.

2 commenti:

Gus O. ha detto...

C'è qualcosa che mi rattrista e il senso di impotenza mi schiaccia.

Cherubina ha detto...

Buon Natale figaccione!