La trama brama e s'infittisce: installata all'entrata del luogo che io sono, c'è una porta girevole. Ed il Signor Io si diverte a girare, girare, girare...
Questo è un post su un argomento che mi ronza martellamente per la testa da troppo tempo, considerando che nella pronuncia di troppo, la conta delle "P" è il metro dell'esagerazione, ma di cui finora non ho trovato né voglia, né tempo, né pazienza di articolare. Non so se posso spiegarlo. Non so nemmeno se corrisponda a verità. Ma, inevitabile come la giacca dell'uomo delle previsioni del tempo, se mi trasformo in Io, Io compreso, smetto di credere nell'esistenza di un Me, Me compreso. La via di scampo è nell'inaccessibilità dell'altezza di Io e nella perdita, da parte di Me, di ciò che lo rende un qualunque sè. Scusate le spalle, ma è il mio lato migliore. Ci mancherebbe. Grazie per l'incomprensione.
E' il Blog esso a scrivere questo comunicato. Esso Blog è momentaneamente aggiornato senza regolarità, nè raziocinio. Pregasi affibbiare la colpa al Curatore di Esso Blog, in tutt'altre faccende affaccendato. Egli Curatore riprenderà a scrivere appena possibile, allietando lor Signori Lettori con disallineate interpretazioni del sè. Ma, intanto, l'Esso Blog, vivrà di vita propria, con interventi brevi, fuori contesto e privi di logica. Grazie per la disattenzione.
Nella gara di chi arriva per primo tutto intero fino a domani, sul podio, ansanti, i partecipanti appaiono appesantiti dai loro ventri colmi. Imbottito a dovere e con il vestito della festa, anche lo Spaventapasseri, che, nonostante la fatica, una ne pensa e cento ne fa. Mietitrebbiatemi nella mia risuolitività.
Questo blog sembra scritto da un pazzo, rinchiuso in una cella ed imbottito di sostanze da stupefazione con contratto a tempo determinato. La questione è un dato di fatto: quando le mie attività cerebrali si scindono e si rendono indipendenti l'una dall'altra, perdo il controllo di me, degli altri me ed anche di io, che è un altro e che agisco soltanto.