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21 settembre 2016

ENTRODISFUNGERE


Lo scorso sogno, i miei pensieri erano miei e non lo erano, sembravano esistere prima che li pensassi ed erano tutte domande. Domande pressanti, domande preoccupanti. Domande a cui andava data una risposta, altrimenti... altrimenti...
Al risveglio il disagio era svanito, sostituito però da qualcosa di ancor più preoccupante. C'erano deboli sussurri al confine del mio udito, come un riverbero nelle orecchie che non accenna tuttora a diminuire. Avverto fugaci movimenti con la coda dell'occhio, ma appena mi volto a guardare, non trovo traccia alcuna. Mi sorprendo a gettare lo sguardo ora qui, ora là, con involontaria frenesia paranoica. Se questa è una malattia, lasciarla a lungo senza cure potrebbe essere pericoloso.

5 settembre 2016

ALMANACCARE


Prestatemi fantasia ed occhi, ché una caratteristica dev'essere la semplicità piena.
Il profumo dei platani si mescola alla tenebra più intensamente, se la vampa del giorno appena spento è stata maggiore. I platani sono un prospetto che mediante ramificazioni indicano rapporti di derivazione. Avrei qualche mezzo a giustificare i fini per rarefare afe ormai prive d'ogni prova, ma non fa niente e, pronunciando la parola "niente", si crea qualche cosa che non entra in alcun nulla. Arrivederci e grazie.