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29 settembre 2009

A.A.A.

Cercasi pupille che si dilatano un millimetro di troppo, processi cognitivi nello sbattere di ciglia e teste che si voltano con eccessiva veemenza per nascondere interesse. Non astenersi perditempo: se non sapessi che tutto ciò che faccio ha una luce ridicola, non lo farei. Non telefonare ad ore pasti che, di solito, sto mangiando.

22 settembre 2009

TRALICCI SINAPTICI

Si, lo so, ho vissuto altre volte il momento cronologico in cui ricordo di averlo già vissuto altre volte, eccetera, eccetera, nei secoli dei secoli. Amen. La frase si sfracella nel mezzo e il momento cronologico si presenta come una tela, ragna, in cristalli liquidi. Magari mi sfugge qualcosa, ma mi pare bizzarro mantenersi selettivamente concentrati su uno stimolo limitatamente astratto e perfetto solo nei limiti come la realtà. C’è qualcosa di oscuro dove si fa luminosa la realtà.

16 settembre 2009

OMBRA GRAVITAZIONALE

Vetrina in allestimento: espongo i fatti.
Lo scopo primario è quello di non creare la possibilità di ambigue interpretazioni, un ruvido prurito che strida significativamente con la ricerca di buoni giri di frasi e metafisica delle sintassi, per pura presunzione ed egopatia. L’introspezione s’introduce negli elementi interni mentre cunicoli da alterazione sensoriale si formano a respiri alterni. Desidero prenderne coscienza con violenta bramosìa. Ghigno e sguardo malefico sono compresi nel prezzo.

11 settembre 2009

VISCERALTERAPIA

Quando le immagini riflettono le teorie in specchi di cartavetro, un attimo costruisce coi pensieri una pallina di carta. Una pallina di carta sul fondo di un cestino dei rifiuti, che tiene compagnia a bicchierini di plastica sporchi di caffè istantaneo e ricordi indesiderati, su cui ha preso dimora del muschio verdognolo. Domande arcane crescono ai crocicchi come fa l'erba gramigna. La mia risposta a queste domande è lasciare queste domande senza risposta.

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8 settembre 2009

SUCCO DI MENINGI

Ogni riferimento fittizio a persone o fatti realmente accaduti
è volutamente casuale.
Due del mattino, con le mani dell'orologio che agevolmente ruotano intorno a un asse per appaiarsi ai numeri stampati. Ammutolito a scompiglio indefesso, traviso le virgolette. Una sintomatologia costituita da un'alleanza scritta molto simile ad una palude, più per collocazione catastale che in senso metaforico. Per quanto i personaggi ed i luoghi siano reali, altrettanto sono immaginari. Del resto chi ne segue la storia sa che hanno vita propria e non dipendono da me. La depersonalizzazione di un insano tendere non è certa, ma sempre indissolubilmente assoluta.
anìmum ad bonam spem proklivis

1 settembre 2009

MNEMONIMIE A PRESCISSIONE

L’Esso Blog, rimasto in balìa di sé stesso, desidera condividere un’intuizione che gli è balenata nelle crepe cerebrali, anche se avrebbe preferito di gran lunga scrivere un’infuocata accozzaglia d’indicibilità per suscitare una gravità tale da limitare le normali attività dell’Egli Curatore. Il rilevatore di polveri sottili davanti casa parla chiaro: c’è biossido per tutti. Nell'aria c'è molto più di un odore già sentito. C'è il suo riproporsi come già sentito. Si tratta dell’impressione di un ricordo, di un ricordo vero e proprio, di paramnesia o di precognizione? L'antefatto, confuso e artefatto.